Donne al top per vitalità d'impresa





















Nel 2015 le imprese della provincia di Arezzo hanno accelerato il ritmo di crescita grazie in particolare ad ‘under 35’, donne e stranieri che hanno scelto di aprire un’attività in proprio. Lo ha rivelato la Camera di Commercio di Arezzo nel suo recente rapporto sull’imprenditoria femminile aretina, che dimostra una vitalità superiore a quella del complesso delle imprese. Le imprese femminili aretine sono infatti cresciute dello 0,7% al netto delle cancellazioni d'ufficio, contro lo 0,4% registrato dalle altre. A fine 2015, hanno quindi raggiunto quota 9.008 unità, arrivando a rappresentare quasi un quarto (23,7%) del sistema imprenditoriale provinciale. Un peso specifico più elevato di quanto riscontrabile a livello regionale (22,9%) e nazionale (21,7%).


La crescita osservata nella provincia di Arezzo è comunque inferiore a quella riscontrata nel resto dei territori della Toscana, fatta eccezione per Siena (0,7%). Le province in cui le imprese di donne crescono maggiormente sono quelle di Grosseto (+2,8%), Prato (+2,6%) e Firenze (+2,1%).



“Occorre dare maggiore fiducia alle donne che si mettono in proprio, poiché l’imprenditoria rosa rappresenta una risorsa importante nell’ambito dello sviluppo economico locale”, ha sottolineato la presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana, “i dati sono molto incoraggianti, perché mettono in evidenza la dinamicità del territorio aretino e la possibilità di sviluppare nuove idee imprenditoriali. Tuttavia, “il saper fare” da solo non basta, soprattutto nella fasi più complesse come quella che stiamo vivendo: è necessario intervenire sulla formazione e al contempo creare nuove opportunità per favorire interventi mirati a sostenere le donne nel fare impresa. È quello che il Comitato IFE ha fatto in questi anni”.


Dal punto di vista della forma giuridica, quasi due terzi delle imprese femminili aretine sono imprese individuali, seguite dalle società di capitali (18,2%) e dalle società di persone (15,6%). Esigua la quota delle altre forme giuridiche.


Il comparto con la presenza più numerosa è il commercio, con 2.216 imprese in rosa, quasi un quarto (24,6%) del totale. Vengono poi l'agricoltura con 1.838 imprese e il manifatturiero con 1.176.


Le specializzazioni che hanno presentato gli incrementi di maggior rilievo sono i servizi di alloggio (+8,3%), gli altri servizi (+5,5%, grazie in particolare ai servizi alle imprese), le costruzioni (+4,1%), i servizi di ristorazione (+4%) e le attività immobiliari (+2,7%). Al contrario hanno subito delle flessioni il manifatturiero (-2,2%), il commercio ed i servizi alla persona (entrambi -0,1%).


A livello regionale, le aziende capitanate da donne salgono a quota 95mila su un totale di 414.757 imprese registrate al 31 dicembre 2015 e rappresentano il 22,9% del sistema imprenditoriale regionale. Rispetto alla fine del 2014 l’imprenditoria femminile registra un tasso di crescita dell’1,7%, equivalente ad un saldo positivo di 1.581 imprese. Si tratta del tasso di crescita più alto fra tutte le regioni in Italia. Tale incremento è da attribuire anche al forte aumento delle nuove imprese femminili dell’agricoltura, particolarmente accentuato in Toscana (364 imprese in più rispetto a fine 2014).













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