Turismo, chi apre e chi chiude tra le strutture ricettive





















Il DPCM del 23 marzo u.s. decreta la chiusura di tutte le attività non strettamente collegate alle filiere produttive sanitarie, dei trasporti e della produzione di alimenti e presidi medico chirurgici in senso lato. 


Per quanto riguarda le strutture ricettive, tra le imprese che possono continuare la propria attività sono riportate SOLO quelle con codice ATECO 55.1, ovvero le strutture di natura alberghiera (hotel, rta, villaggi turistici, eccetera).


I proprietari di strutture ricettive extralberghiere con partita iva che stanno ospitando personale sanitario, e quindi intendano proseguire la propria attività, potranno farlo SOLO previa comunicazione alla Prefettura, che il legale rappresentante deve inviare via P.E.C. all'indirizzo protocollo.prefar@pec.interno.it utilizzando il modello in allegato, in cui abbiamo già provveduto a selezionare con la x l'ipotesi di vostro interesse.


Resta ancora da chiarire con le autorità la posizione delle strutture ricettive extralberghiere senza partita Iva. Daremo conto di eventuali aggiornamenti non appena riceveremo risposta al quesito inoltrato alla Prefettura.


Per qualsiasi informazione, l’Area Turismo della Confcommercio di Arezzo (Laura Lodone) resta a disposizione all’indirizzo di posta elettronica laura.lodone@confcommercio.ar.it o al numero di telefono 348 3805425.















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