Bekaert, Confcommercio esprime solidarietà nei confronti dei lavoratori





















Adesione altissima fra i negozi del centro di Figline Valdarno alla serrata di mezz’ora decisa per giovedì 28 giugno in segno di solidarietà ai lavoratori della Bekaert. Saracinesche abbassate per oltre il 90% delle attività, che hanno esposto un cartello per spiegare ai clienti i motivi del loro gesto.


Negozi chiusi per oltre il 70% anche nei centri storici di Montevarchi (nonostante la concomitanza con il mercato settimanale) e San Giovanni Valdarno.



“Segno evidente di quanto i timori per la chiusura dello stabilimento accomunino in questo momento l’intero Valdarno aretino e fiorentino”- ha commentato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - “Tutte le imprese del terziario sono vicine a loro e alle loro famiglie in queste ore drammatiche in cui si decide il futuro della fabbrica di Figline e Incisa Valdarno”.



“La chiusura dello stabilimento non mette a rischio solo il loro lavoro, ma la stabilità economica di tutto il Valdarno aretino e fiorentino”, aggiunge preoccupato  Marinoni, “se la multinazionale belga dovesse procedere con questa decisione, e quindi con il licenziamento di tutti i dipendenti, ne risentirebbe quindi inevitabilmente anche la rete commerciale”.


“Questa notizia è stata un fulmine a ciel sereno per tutti; non è stato neppure proposto un piano alternativo alla chiusura, per esempio una riconversione che limitasse le perdite. Confidiamo che ci siano ancora margini di contrattazione, anche se i modi e i tempi in cui l’azienda si è espressa non lasciano purtroppo molte speranze”, conclude il direttore di Confcommercio Toscana, “per il Governo nazionale e per gli enti territoriali, a partire dalla Regione, è il momento di affrontare una trattativa serrata e decisa a difesa dei lavoratori della Bekaert e non solo. Perché qui sono in gioco il futuro e la serenità di molto più che 318 famiglie”.













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