Confcommercio al Comune di Arezzo: "Il turismo aretino ha bisogno della fondazione"





















Arezzo, 21 febbraio 2018 - “Confidiamo che il Comune di Arezzo voglia accelerare i tempi per la nascita della Fondazione che dovrà occuparsi di turismo. È uno strumento di governance imprescindibile per promuovere il sistema turistico locale e dare un futuro alle imprese e ai lavoratori del settore”. A dirlo è la Confcommercio per mezzo della sua presidente Anna Lapini.


“Abbiamo saputo che la nascita della Fondazione è finalmente all’ordine del giorno della prossima seduta consiliare, fissata per venerdì prossimo – spiega la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini – da tempo le imprese aspettano questa mossa strategica del Comune, l’unica che può davvero garantire una partenza di slancio al turismo aretino, che per adesso si accontenta davvero delle briciole mentre tutto intorno, a livello nazionale così come internazionale, il mercato turistico ha percentuali di crescita a due cifre”.


“Ai consiglieri comunali chiamati a decidere sulla Fondazione chiediamo dunque un atto di responsabilità nei confronti della città, che dal turismo può ottenere un impulso decisivo per lo sviluppo”, prosegue Anna Lapini.


“La Fondazione non potrà che portare benefici, snellendo la macchina burocratica comunale e garantendo un impiego ottimale e mirato delle risorse messe a disposizione con la tassa di soggiorno. Se i nostri imprenditori hanno accettato questa tassa è stato solo e soltanto in virtù della costituenda Fondazione, che dà un senso a quello che altrimenti sarebbe solo un ulteriore balzello a carico del settore turismo. Ma ora si deve passare ai fatti mantenendo le promesse fatte. Del resto, senza investimenti non c’è sviluppo e non c’è futuro. E chi crede che il turismo – a differenza degli altri settori economici – possa prosperare senza investimenti e senza innovazione si sbaglia di grosso”.


“Speriamo dunque che il Comune accolga il nostro appello e parta finalmente con questa nuova e decisiva avventura. La politica dimostri di essere sale e lievito del territorio, non un peso ed un ostacolo”, esorta la presidente della Confcommercio Toscana, che mette in guardia: “la Fondazione dovrà naturalmente avere un orizzonte temporale più ampio del singolo mandato amministrativo. Dovrà anzi sopravvivere alle Amministrazione Comunali che si succederanno, coagulando le "forze buone" del territorio intorno a progetti condivisi che non siano il frutto di impulsi estemporanei o dei desiderata di questo o quell’assessore. Troppo spesso, finora, Arezzo e il suo circondario si sono presentati ai mercati come un'armata Brancaleone scoordinata. Dobbiamo invertire rotta”.


Secondo le stime della Confcommercio aretina, il turismo incoming vede timidi segnali di crescita che vanno però consolidati al più presto per evitare rapide e disastrose retromarce come quelle  accadute in passato. Nel 2012, per esempio, quando l’indice di occupazione delle camere negli alberghi scese al 47%. Vale a dire che la media delle strutture ricettive non riusciva a vendere neppure la metà delle camere disponibili, tanto da mettere in forse la sua stessa sopravvivenza.  Da ricordare poi la perdita di ben 10 euro sulla tariffa media di vendita di una camera, avvenuta dal 2011 ad oggi. Dati che dimostrano quanto, in questi anni, le imprese per tirare avanti abbiano dovuto ridurre all’osso i margini di guadagno.













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