“Una tassa di soggiorno senza governance e senza programma di spesa rischia di diventare un balzello ai danni dei turisti e delle imprese”. È diretta, la vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei, nel commentare le dichiarazioni del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, che si è detto pronto ad applicare la tassa ai clienti delle strutture ricettive del territorio comunale a partire dal prossimo anno.
“I nostri albergatori hanno sempre accettato di buon grado l’applicazione della tassa di soggiorno in cambio però di una accurata governance della città, che tolga Arezzo dall’impasse in cui si trova. La tassa può infatti portare nelle casse comunali soldi che, se ben spesi, possono favorire lo sviluppo del turismo. Ma va deciso bene come investirli”.
“Purtroppo ad oggi, nonostante avessimo anche avanzato all’Amministrazione Comunale diverse proposte su obiettivi utili e metodologie per raggiungerli, ancora siamo al nulla di fatto. Il Comune dà la colpa a blocchi amministrativi e carenza di personale, ma non possono essere ragioni sufficienti per mettere in stand-by un settore economico così importante come il turismo”.
“Adesso, in vista dell’applicazione effettiva ed imminente della tassa annunciata dal Sindaco, chiediamo quindi al Comune di fissare nero su bianco come saranno spesi gli introiti, per rassicurare gli operatori del turismo che il loro settore è importante e viene preso nella giusta considerazione, non utilizzato come mucca da mungere per trovare risorse da impiegare in altri campi”, conclude la vicedirettrice della Confcommercio.