Internazionalizzazione, fondi anche per il turismo





















 


Venerdì 15 aprile si apre ufficialmente il bando sull'internazionalizzazione, uno dei più attesi dalle imprese toscane. Per la prima volta, la Regione prevede contributi a fondo perduto non solo per le imprese della produzione e del manifatturiero che intendono accedere a nuovi mercati esteri, ma anche per quelle del comparto turistico. “Un’apertura che finalmente colma una grossa lacuna. Adesso anche le strutture ricettive e le agenzie di viaggio avranno una chance in più per farsi conoscere fuori dall’Italia”, sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.


Il bando copre fino al 50% degli investimenti sostenuti per partecipare a fiere e saloni di rilevanza internazionale, promuoversi utilizzando uffici o sale espositive all’estero, adottare strategie innovative di marketing per entrare nei nuovi mercati e presidiarli.


“I criteri adottati per selezionare le richieste di aiuto di fatto premiano le imprese che, superando le logiche della concorrenza, si alleano per presentarsi all’estero”, evidenzia il direttore di Confcommercio Toscana, “consorzi e ATI (associazioni temporanee di impresa) saranno dunque favoriti nell’assegnazione delle risorse, che si aggirano intorno ai tre milioni di euro, da dividere nel triennio 2016-2018”.


“Del resto”, prosegue Marinoni, “le azioni necessarie per promuoversi all’estero sono spesso troppo onerose da affrontare per una sola azienda, soprattutto se di piccole dimensioni. Dunque la soluzione di unire le forze è pratica e realistica. In più, è una forma di collaborazione che giova all’intero territorio di riferimento, non solo alle singole imprese”


Solo per fare seriamente web marketing, (quindi aprire e gestire siti e profili social, fare azioni di mail marketing, posizionarsi nei motori di ricerca sul web, acquisire le parole chiave nelle ricerche “pay” ed altro ancora), si stima un investimento dai 60 ai 100mila euro l’anno. “Investimenti molto alti, che possono affrontare le grandi catene alberghiere o le piattaforme di intermediazione come Booking, non certo il piccolo albergo o tantomeno un B&B”, spiega il direttore, “un onere che diventa più sensato se le agenzie di viaggi o le strutture ricettive medio-piccole diventano partner fra loro. “In quel caso, si potrebbe rilevare che il plafond messo a disposizione dalla Regione è forse troppo contenuto rispetto alle reali esigenze, ma è comunque meglio del niente che era stato finora”.


Il punto debole che potrebbe inficiare i risultati del bando, secondo Confcommercio Toscana, è la mancanza di un vero supporto formativo ed informativo che aiuti le imprese ad ottimizzare gli investimenti: “aggredire i mercati esteri non è semplice, occorrono studi preliminari approfonditi, un posizionamento certo della propria offerta e la selezione accurata delle nicchie di mercato più adatte. Anche il web è ormai diventato un mare magnum di offerte dove si rischia di sparire, se non si adotta una politica vincente”, chiarisce Marinoni. “Per fare un esempio, non basta promuovere indistintamente la costa toscana come meta balneare nel mondo, a fronte di altri competitor fortissimi. Meglio forse puntare su mercati di nicchia, interessati ad aspetti naturalistici o a servizi che solo da noi possono trovare. Ci vuole quindi una sorta di esame di coscienza approfondito su chi siamo e cosa vogliamo”.


“C’è ancora diversa strada da fare, la maggior parte delle nostre imprese turistiche ha bisogno di crescere per adoperare certi strumenti e competere a livello internazionale. Parallelamente ad azioni meritevoli come questo bando, che di fatto premia solo le imprese più “smart”, la Regione Toscana deve adottare una politica più consistente per favorire i processi di innovazione e la cultura che ne è humus fondante. Si aprirebbe un capitolo importantissimo anche per l’occupazione giovanile: l’innovazione ha bisogno di giovani, ne hanno bisogno le imprese che vogliono crescere”, conclude il direttore regionale dell’organizzazione di categoria.


Per saperne di più sul bando per l’innovazione e richiedere assistenza per la compilazione della domanda di accesso, gli imprenditori possono rivolgersi alla sede Confcommercio di Arezzo oppure scrivere a marco.poledrini@confcommercio.ar.it. 


 













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