Simona Petrozzi è stata riconfermata alla guida dei Giovani Imprenditori Confcommercio della provincia di Arezzo per il prossimo quadriennio 2016-2019. Il gruppo rappresenta sul territorio le oltre 1.400 imprese del terziario (1.422) guidate da giovani “under 40”. Poco meno del 10% delle circa 17mila attive nei settori commercio, turismo e servizi.
Simona Petrozzi, 38 anni, titolare di un’azienda di consulenza con sedi ad Arezzo e a Roma, attualmente ricopre anche la carica di presidente regionale dei Giovani del terziario in Toscana.
Nel suo mandato ‘aretino’ sarà affiancata da quattro vicepresidenti: Francesca Biondini, con delega al centro storico e alla continuità d’impresa; Francesco Marcantoni, con delega all’innovazione, Paco Mengozzi con delega ai rapporti con il territorio e Lorenzo Pellegrini, con delega alla formazione. Con loro anche i consiglieri Luca Barelli, Carlotta Buracchi, Saimo Iebba, Manuel Locci, Sara Parati, Monia Parroncelli, Marco Peruzzi, Francesca Rebecchi, Davide Renzetti, Andrea Trojanis e Laura Varignani.
“Un consiglio direttivo motivato e dinamico, che annovera fra le migliori eccellenze dell’imprenditoria giovanile aretina e che conta ben sette donne su 16 membri, quasi un record di rappresentatività al femminile”, dice con orgoglio Simona Petrozzi, “è importante che i giovani ritrovino uno spirito associativo e di collaborazione, soprattutto in momenti difficili come questi per la nostra economia. Insieme, nel confronto, si cresce meglio e più in fretta e si va più lontano”.
Tra gli impegni del nuovo mandato, alcune iniziative per promuovere la cultura d’impresa fra le nuove generazioni, spingere l’innovazione e dare impulso alla crescita generale del territorio usando la leva della creatività giovanile. “I giovani chiedono solo di essere ascoltati e integrati nei processi produttivi e decisionali. Hanno meno esperienza, è vero, ma possono portare una ventata di novità e di strategie diverse, oltre ad una naturale abilità nell’uso delle nuove tecnologie”, sottolinea la presidente degli “under 40” di Confcommercio.
Il nuovo direttivo provinciale punterà molto anche sulla formazione, proseguendo i percorsi di approfondimento sui temi del “crowdfunding”, la strategia alternativa per reperire finanziamenti, e sulla “web reputation”, ovvero la cura della reputazione aziendale su internet e i social media. “Sono temi di forte attualità, che hanno potenzialità di sviluppo incredibili e nei quali i giovani possono dare un contributo enorme”, conclude Simona Petrozzi.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle 1.422 imprese provinciali a titolarità giovanile, l’area del capoluogo è quella che ne conta il maggior numero (519). Seguono il Valdarno con 342 imprese, la Valdichiana con 274 e il Casentino con 180. Fanalino di coda la Valtiberina, dove gli “under 40” guidano “solo” 107 aziende. Tra i settori preferiti dai giovani imprenditori vince il turismo, che ne assorbe da solo oltre il 30%. In particolare, i pubblici esercizi (bar e ristoranti) e la ricettività sono le attività che sembrano offrire più possibilità. Tra le imprese si contano sia quelle di nuova costituzione che quelle dove il passaggio generazionale o il trasferimento hanno funzionato meglio.