“Denunciare l’abusivismo commerciale e mettere in rete il network dei 70 negozi di fiori della provincia di Arezzo”. Questo l’obiettivo della campagna regala una mimosa promossa da Federfiori e Confcommercio. Inviata al Prefetto di Arezzo la richiesta di intensificare i controlli in vista dell’8 marzo. “L’abusivismo commerciale è un danno per tutti gli operatori che operano nella legalità”.
“Regala un fiore”, torna la campagna promossa da Federfiori-Confcommercio Arezzo in vista dell’8 marzo, festa della donna.
Come ogni anno, oltre 70 negozi di fiori di Arezzo e provincia sono pronti ad accogliere clienti che vogliono acquistare un pensiero per la donna del cuore, che sia una pianta o la celebre e simbolica mimosa. Ma in questa ricorrenza, purtroppo, è facile incorrere nei tanti venditori abusivi che non rispettano la legge, soprattutto per strada.
“Comprare nei negozi di vicinato è un gesto importante per sostenere l’economia delle nostre attività – sottolinea Catiuscia Fei, vicedirettrice di Confcommercio Arezzo – con questa campagna vogliamo sensibilizzare anche alla lotta contro l’abusivismo commerciale che, soprattutto in giornate come questa, diventa sempre più diffuso”.
Federfiori-Confcommercio, come ogni anno, richiama l’attenzione dei Prefetti e dei Sindaci di tutta Italia nei confronti di tutte quelle forme di abusivismo che incontriamo quotidianamente nella vendita di fiori e piante.
Anche per questo Confcommercio ha inviato una richiesta al Prefetto di Arezzo per intensificare i controlli e prestare maggiore attenzione al fenomeno, sempre più crescente negli ultimi anni. “Con la campagna Regala un Fiore – precisa Catiuscia Fei – vogliamo far arrivare un messaggio di legalità, mettendo in evidenza come l’abusivismo nelle sue forme più varie danneggia chi opera nella correttezza, minando quello che per noi non è solo un motto, ma un vero e proprio principio: “stesso mercato stesse regole”.