L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico destinata ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica, attestate mediante ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente).
L’erogazione avviene attraverso Carta AdI, uno strumento elettronico simile a una carta prepagata. Questa può essere utilizzata per acquistare beni di prima necessità ed effettuare pagamenti (es: bollette) presso gli esercenti autorizzati. Inoltre, una parte dell’importo può essere prelevata in contanti, secondo i limiti previsti dalla normativa.
La Carta AdI non solo semplifica l’accesso ai fondi, ma garantisce anche una gestione più trasparente del sostegno economico.
Il richiedente deve essere:
Al momento della presentazione della domanda per ottenere l’assegno, occorre essere residenti in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Chi richiede l’assegno non deve essere sottoposto a misura cautelare personale, né a misura di prevenzione, o avere condanne definitive intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Inoltre, non ha diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare in cui un componente risulta disoccupato nei 12 mesi successivi a dimissioni volontarie, fatte salve le dimissioni per giusta causa e le ipotesi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
L’Inps ha pubblicato le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2025, che sono entrate in vigore il 1° gennaio 2025.
Le variazioni introdotte sono le seguenti:
Il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie per la presentazione della domanda e grazie alla collaborazione con 50&PiùCaf, è a disposizione per la presentazione dell’ISEE, utile ai fini della domanda di AdI.