L’indennità NASpI è stata modificata dal DM 174/2024 che ha introdotto una serie di novità, tra cui un nuovo modello informatizzato per la gestione dei percettori.
I beneficiari sono tenuti a:
1- Presentazione della Domanda (NASpI o DIS-COLL)
La richiesta va inviata in via telematica a partire dal giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando uno dei seguenti canali:
La domanda equivale al rilascio della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID). In alternativa, è possibile rilasciare la DID autonomamente sul portale regionale SIUL: https://siul.servizirl.it (accesso con SPID o CIE).
2- Accesso al Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)
Dalla data di inizio dell’indennità, l’Inps invierà un SMS invitando il beneficiario a:
3 - Presa in Carico da Parte dei Servizi per l’Impiego
Il percorso si conclude con la stipula del Patto di Servizio Personalizzato (PSP), da effettuarsi presso:
È possibile svolgere un lavoro durante il periodo di percezione della NASpI, ma bisogna comunicarlo tramite la NASpI-COM.
È importante sapere che sono previste soglie di reddito diverse a seconda del tipo di lavoro. Il rispetto delle stesse influisce sull’importo dell’indennità e sulla possibilità di continuare a riceverla.
Per i percettori di NASpI e Dis-COLL che svolgono o iniziano un’attività lavorativa durante il periodo di disoccupazione, esiste l’obbligo di comunicare all’INPS il reddito annuo presunto entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o dalla presentazione della domanda di NASpI, se l’attività era già in corso.
Tuttavia, per i collaboratori sportivi dilettanti che percepiscono compensi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative, l’obbligo di comunicazione scatta solo al superamento della soglia di 5.000 euro annui. Fino a tale importo, non è necessario effettuare alcuna comunicazione all’Inps. Questo perché sotto la soglia dei 5.000 euro non sorge obbligo contributivo, e i redditi non incidono sull’indennità di disoccupazione.
Non è necessario comunicare all’INPS il reddito presunto nei seguenti casi:
Per conservare il diritto all’indennità di disoccupazione e lo stato di disoccupazione, è necessario rispettare il limite di reddito annuo previsto, che per il 2024 è di 8.500 euro (8.173,91 euro per il 2023). Detto limite include tutti i compensi percepiti, compresa la franchigia dei 5.000 euro.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi al Patronato 50&PiùEnasco.
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