Dal 17 dicembre alcune aziende del settore privato dovranno dotarsi di un canale riservato per segnalare le condotte illecite di cui si viene a conoscenza nel contesto lavorativo. Scopri cosa fare
Dal 15 luglio 2023 sono in vigore le disposizioni del Decreto Legislativo del 10 marzo 2023, n. 24 a tutela dei “Whistleblower”(
ne abbiamo parlato qui) ovvero le persone che segnalano eventuali violazioni di norme nazionali o europee che ledano l’interesse pubblico o l’integrità dell’ente pubblico o privato, di cui sono venute a conoscenza nel loro contesto lavorativo pubblico o privato.
GLI OBBLIGHI
Come già comunicato, le aziende del
settore privato dovranno dotarsi di un
sistema di whistleblowing, un canale riservato per segnalare le condotte illecite di cui si viene a conoscenza nel contesto lavorativo a decorrere dal
17 dicembre 2023:
- per aziende del settore privato con almeno 50 dipendenti a prescindere dal numero di dipendenti le aziende private che operano nei mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente
- tra i 50 e i 250 dipendenti;
- con meno di 50 dipendenti e con modello 231.
Nel dettaglio, i soggetti tutelati sono:
- lavoratori subordinati e autonomi;
- volontari, tirocinanti anche se non retribuiti;
- azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo vigilanza o rappresentanza;
- d. “facilitatori” che assistono una persona segnalante nel processo di segnalazione.
SANZIONI
L’ANAC è l’unico soggetto competente a valutare le segnalazioni ed eventuali applicazioni delle sanzioni amministrative pecuniarie, che possono arrivare fino a 50mila euro.
Per maggiori informazioni, e per conoscere le procedure utili ad adeguarsi, è possibile contattare l’Ufficio Sicurezza della Confcommercio Firenze-Arezzo.