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CONFCOMMERCIO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Nasce un accordo fra l’associazione di categoria e la concessionaria aretina Birindelli Auto. La richiesta ai Comuni: “preservare i servizi a sostegno”.


Incentivare la mobilità sostenibile ad Arezzo aumentando non solo le agevolazioni per chi sceglie auto elettriche, ma anche la sensibilità di cittadini e automobilisti. È tra gli obiettivi della Confcommercio aretina, che inizia dando il buon esempio: è di questi giorni, infatti, l’acquisto dalla concessionaria Birindelli Auto di una vettura aziendale completamente elettrica. Si tratta di una Bmw i3, ecologica, maneggevole e comoda, che ora è possibile veder “sfrecciare” in centro con il marchio dell’aquila blu.

“In fatto ambientale si può fare la differenza cominciando dalle scelte di acquisto dei veicoli commerciali”, sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “per questo abbiamo deciso di aprire una collaborazione fra la nostra rete vendita e quella di Birindelli Auto. L’obiettivo è mettere a disposizione degli imprenditori e professionisti del terziario tutte le soluzioni alternative per incentivare la mobilità sostenibile e, in particolare, quella ad emissioni zero garantita dalle auto elettriche, che a fronte di tanti vantaggi per l’ecologia presentano purtroppo ancora alcuni limiti come il costo finale. Un limite che però è facilmente aggirabile se si opta, ad esempio, per soluzioni come il car sharing o il noleggio a lungo termine”.

L’uso delle auto elettriche incontra però ancora alcune difficoltà logistiche in molte città, a cominciare dalla carenza delle colonnine per la ricarica, “senza contare che quelle che ci sono a volte sono inutilizzabili a causa del malcostume di alcuni automobilisti, che occupano gli stalli destinati alla ricarica come fossero semplici parcheggi”, fa presente Marinoni. “Un problema facilmente risolvibile con l’aiuto delle Amministrazioni Comunali e della Polizia Municipale: basta aumentare i controlli e, se del caso, procedere alla rimozione dei veicoli prevista dalla legge per far cambiare rotta agli automobilisti ancora poco sensibili alla questione. Del resto, la mobilità sostenibile si incentiva anche tutelando i servizi che sono nati a suo sostegno. Altrimenti, certe scelte ecologiche possono rivelarsi imprese da eroi. Un imprenditore non ha certo tempo da perdere nel mettersi a cercare una colonna dove ricaricare la propria auto aspettando che chi ha occupato abusivamente con il proprio mezzo il posto di fronte, si decida ad andarsene”. Un “piccolo scoglio” che, nelle urgenze della quotidianità, convincerebbe molti ad abbandonare ogni ambizione sostenibile per tornare a soluzioni più semplici, benché meno attente all’ambiente. “Invece è questa la strada che dobbiamo seguire, per il bene comune”.
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